Riemergo, da un periodo di lontananza meditabonda da questo blogghettino, vi risparmierò quasi tutti i miei cervellotici pensieri, vi eviterò tutti quei, scusate se vi ho abbandonate.............vi sentite abbandonate/ti? Non penso proprio, e da tutti quei, vi prometto che d'ora in poi....................ma vaaaaaaaaaaaa, dicevamo archiviata la vecchia veste grafica, il compleanno di Camilla (vedi post precedente), di cose ne sono successe.........tutte belle, una vacanza in montagna,
questa volta a Nova Levante,
il battesimo di una bimbetta nuova di zecca,
di nuovo la scuola peri figli, un cambio di orario al lavoro, abbastanza impegnativo,
una collana per un'amica,
un paio di bracciali per altre due
un mal di schiena che stentava ad andarsene, ho preferito postare qualche foto in più senza perdermi in parole,
(questa sono io al tavolo da lavoro fotografata intorno alle 10 di sera da mia figlia)
Ma quello che volevo dire era proprio un'altra cosa e approfitto per dirlo nel giorno del mio compleanno perchè per me di solito il compleanno è sempre una sorta di resa dei conti....................................tengo a precisare che lo scopo di queste righe non è ricevere gli auguri, sinceramente ho sempre concepito i compleanni come una cosa privata, e questa volta vado in deroga alla regola.
Ultimamente, la scorsa settimana, ho avuto modo di parlare con una persona che praticamente non mi conosceva e mi ha detto tra le altre, una cosa che mi ha un pò gelato il sangue, e diceva più o meno così:
ti devi permettere di andare a lavorare,
ti devi permettere di essere una brava mamma,
ti devi permettere di investire del tempo per te.
te lo devi permettere, ti devi autorizzare.
Naturalmente la mia faccia abbastanza stupita deve essere stata eloquente!
Come? Ma se la cosa che mi riesce meglio è quella di sentirmi in colpa per ogni cosa che non riesco a fare perchè ne sto facendo un'altra? Questo è quello che mi è stato insegnato e adesso arrivi tu che manco mi conosci e mi dici questa cosa?
Ci ho pensato un qualche giorno, forse anche di più e..................................c'ha ragione ma come cacchio ho fatto a non pensarci prima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi sembra l'uovo di Colombo........
E allora non importa quando, ma l'importante è ora.
Io me lo permetto da ora...................almeno ci provo.
Con i sensi di colpa, in cui purtroppo, noi donne siamo veramente professioniste, non si fanno figli sereni.
Intanto auguri, anche se non richiesti (ti capisco benissimo, vivo il genetliaco allo stesso modo!) e complimenti per tutte le cose carine che hai fatto nel frattempo :)
RispondiEliminaEbbene sì, quello che ti hanno detto è davvero qualcosa su cui riflettere, e ti ringrazio per lo spunto di riflessione..
in fin dei conti, permettersi qualcosa vuol dire volersi bene, cosa che non facciamo mai abbastanza, e sopratutto, non c'è un modo giusto e uno sbagliato (in assoluto) di fare le cose, c'è solo il modo giusto per noi, io credo.
però ovviamente, credo nessuno di noi sia stato cresciuto con questa idea..
Ci rifletterò e ti farò sapere :D
Grazie e ancora auguri!